Omaggio allo spettacolo di cabaret di Las Vegas di Raquel Welch

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Raquel Welch – morta oggi all’età di 82 anni dopo una breve malattia – era nota per i suoi ruoli cinematografici e televisivi. Ma pochi ricordano che il sex symbol degli anni ’60 ha recitato anche nel suo spettacolo in un nightclub di Las Vegas.

Raquel Welch, mentre appariva nella serata di apertura del suo spettacolo di cabaret all’Hilton di Las Vegas alla vigilia di Capodanno del 1972. (Immagine: Robert Scott Hopper)

La sua rivista di un’ora è stata messa in scena per circa un mese all’Hilton di Las Vegas a partire dal 31 dicembre 1972. In essa, Welch ha cantato canzoni alla moda come “I’ll Be Your Baby Tonight” di Bob Dylan e “Cheap Lovin’ .”

Uno speciale televisivo del 1970, “Raquel”, aveva attirato critiche critiche e accuse secondo cui la stellina si sarebbe sincronizzata con le registrazioni vocali di un cantante non accreditato. Quindi, Welch ha creato il suo programma Hilton come mezzo per elaborare materiale per un secondo speciale televisivo che avrebbe dimostrato il suo talento.

“Sono stanca di essere una curiosità”, ha detto al Contea di San Bernardino Sun al momento. “Questo spettacolo mi dà la possibilità di fare qualcosa: cantare, ballare ed esibirmi come intrattenitore professionista, che è quello che sono.

Più di un semplice sex symbol

Welch ha iniziato il suo spettacolo all’Hilton con un monologo autobiografico in cui ha rifiutato la leggenda secondo cui è diventata una sensazione improvvisa nel mondo dello spettacolo a causa dei suoi attributi fisici.

Ha raccontato i suoi inizi in una produzione di “South Pacific”. Messo in scena nel suo garage nella sua città natale di San Diego, La Jolla, ha interpretato tutte le parti. Ha anche informato il pubblico che ha frequentato il San Diego State College (ora San Diego State University) con una borsa di studio drammatica.

Tuttavia, questo è stato principalmente impostato per una battuta finale. Lo spettacolo è stato anche concepito come una piattaforma per mostrare le sue doti comiche. Si chiamava “Raquel Welch e il mondo di Sid e Marty Krofft”. È venuto fuori come un episodio classificato come PG di “The Muppet Show”.

A un certo punto, durante ogni rappresentazione sceneggiata, la Welch ha indicato la marionetta vestita come il suo doppio e ha fatto le fusa: “Sono la vera Raquel. Il burattino è la cagna. In un altro punto, dopo l’interpretazione vocale di Welch di “I’m a Woman”, lo ha dimostrato togliendosi il vestito ed esponendo i suoi seni, che erano adornati di pasticcini.

Il fulcro della rivista era un numero di produzione addobbato di marionette con un medley basato sui ruoli cinematografici di Welch.

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