Il Chelsea ha raggiunto un accordo con Mauricio Pochettino per diventare il prossimo tecnico del club, secondo quanto riportato da fonti vicine a ESPN. Anche se il contratto non è ancora stato firmato, si tratta ormai di una mera formalità e si prevede un annuncio ufficiale nei prossimi giorni.
Il manager ad interim, Frank Lampard, rimarrà alla guida del club fino alla fine della stagione, dopodiché Pochettino prenderà le redini. Si prevede che il team di Pochettino includerà il suo fidato assistente, Jesus Perez, l’allenatore della prima squadra Miguel D’Agostino, l’allenatore dei portieri Toni Jimenez e suo figlio Sebastiano, uno scienziato dello sport.
Nonostante Pochettino, 51 anni, non inizierà ufficialmente le sue mansioni per diverse settimane, dovrebbe già iniziare a discutere le strategie di mercato estivo con i co-proprietari Todd Boehly e Behdad Eghbali, in vista di un probabile periodo di intenso movimento allo Stamford Bridge. Il club dovrà ridurre l’organico, dato che attualmente vanta 31 giocatori di prima squadra, escludendo coloro che rientreranno da periodi di prestito. Secondo le fonti, Pochettino avrà un ruolo chiave nell’identificare i giocatori ritenuti superflui.
Pochettino è senza squadra da quando ha lasciato il Paris Saint-Germain l’anno scorso. Nonostante fossero circolate voci di un possibile ritorno al suo ex club, il Tottenham, dopo l’esonero di Antonio Conte, fonti rivelano che non è mai stato contattato ufficialmente per la posizione.
Il Chelsea ha scelto Pochettino dopo aver condotto una serie di colloqui con vari candidati, tra cui Luis Enrique e Julian Nagelsmann. Nonostante la frustrazione di Nagelsmann per la lentezza del processo, il Chelsea ha mantenuto un approccio metodico, dopo aver licenziato Thomas Tuchel e nominato Graham Potter solo per poi esonerarlo dopo meno di sette mesi.
Pochettino ha la sfida di risollevare le sorti del Chelsea, un club che ha speso circa £600 milioni da quando Boehly e Clearlake Capital hanno completato la loro acquisizione lo scorso maggio, ma che ha dovuto licenziare due allenatori e ora rischia di finire nella metà inferiore della classifica della Premier League. Il club attualmente si trova all’11° posto con tre partite ancora da giocare, dopo il pareggio per 2-2 di sabato contro il Nottingham Forest.