Marcus Ericsson, ex pilota di Formula 1, ha raggiunto l’obiettivo di diventare una superstar globale domenica scorsa, quando ha vinto la 500 Miglia di Indianapolis. Ericsson ha preso il comando della gara nel finale e lo ha mantenuto saldamente per il team Chip Ganassi Racing, fino a quando un incidente del suo compagno di squadra Jimmie Johnson a quattro giri dalla fine ha causato un’inaspettata bandiera rossa all’Indianapolis Motor Speedway.
L’IndyCar è considerata una delle forme più pure dello sport automobilistico e raramente si verificano interruzioni che possano influenzare il risultato. Tuttavia, una folla di oltre 300.000 spettatori, quasi a pieno regime e rappresentando il più grande evento sportivo dalla pandemia, ha applaudito quando l’IndyCar ha richiamato le vetture ai box.
L’interruzione ha dato a Pato O’Ward e agli altri contendenti quasi 12 minuti per pianificare le strategie su come superare Ericsson e conquistare la vittoria. La gara è ripresa a due giri dal termine e Ericsson ha facilmente superato O’Ward, ma il pilota messicano ha dato un’ultima occhiata al vantaggio di Ericsson, che ha saputo difendere con successo.
Un momento di cautela causato dal traffico ha portato Ericsson a tagliare il traguardo sotto bandiera gialla, garantendosi la vittoria.
Questa è la quinta vittoria alla Indy 500 per il proprietario del team Chip Ganassi, che ha celebrato sul podio insieme alla vettura di Ericsson. Ericsson diventa il secondo pilota svedese a vincere la Indy 500 in 106 edizioni, seguendo le orme del vincitore del 1999 Kenny Brack.
Ericsson ha versato il tradizionale latte sul suo viso e ha offerto una bottiglia a Ganassi, che ha potuto gustarne un sorso. Ganassi non vinceva la 500 da 10 anni e ha inviato ben cinque competitivi concorrenti a Indianapolis per porre fine alla sua lunga attesa.
O’Ward, che venerdì ha firmato un’estensione di contratto con Arrow McLaren SP, si è classificato al secondo posto. Il pilota messicano sperava di festeggiare il suo paese nel giorno più importante dello sport automobilistico, dopo la vittoria di Sergio Perez nel Gran Premio di Monaco.
Terzo è arrivato Tony Kanaan con Ganassi, seguito da Felix Rosenqvist, un altro pilota svedese, al quarto posto con la McLaren.
Gli americani Alexander Rossi e Conor Daly sono arrivati rispettivamente quinto e sesto, Rossi con il team Andretti Autosport e Daly con Ed Carpenter Racing.
Helio Castroneves, vincitore dell’anno scorso, si è piazzato al settimo posto, un gradino avanti rispetto al compagno di squadra di Meyer Shank Racing Simon Pagenaud.