Il possibile acquisto del Manchester United da parte di un consorzio guidato da un banchiere del Qatar sta sollevando domande sul futuro del Paris Saint-Germain, che è stato acquisito da Qatar Sports Investments (QSI) oltre un decennio fa. Nel 2011, il fondo sovrano dello stato del Golfo, la Qatar Investment Authority, ha acquisito il controllo del club francese per 70 milioni di euro (74,7 milioni di dollari al cambio attuale), trasformando il PSG in un mezzo attraverso cui il Qatar può proiettare il suo soft power. Sotto la proprietà di QSI, il club è diventato non solo il dominatore del calcio francese, ma anche una figura di spicco nella scena europea e un marchio globale. Nonostante gli investimenti di oltre 1,5 miliardi di euro in trasferimenti, tra cui le due maggiori commissioni della storia del gioco per Neymar e Kylian Mbappe nel 2017, il PSG non è ancora riuscito a vincere la Champions League, un obiettivo che il Qatar potrebbe crogiolarsi. Tuttavia, l’interesse del Qatar per il Manchester United, il club più vincente nella storia del calcio mondiale con entrate commerciali e televisive molto superiori a quelle della massima serie francese, indica che lo stato del Golfo sta cercando di puntare ancora più in alto. L’offerta, guidata dal presidente della Qatar Islamic Bank (QIB), lo sceicco Jassim Bin Hamad Al Thani, si ritiene che valga tra i quattro e i sei miliardi di euro, secondo diverse fonti. Tuttavia, il coinvolgimento del fondo sovrano del Qatar e della famiglia Al-Thani nel consorzio suggerisce che l’offerta sia in realtà un’offerta statale, come affermato dal docente e specialista in geopolitica sportiva Jean-Baptiste Guegan in un’intervista ad AFP.