Il CEO Chase Carey ha dichiarato che la Formula 1 non cancellerà le gare in caso di positività al coronavirus di un pilota o di una squadra che si ritira, al fine di evitare un’altra situazione come quella che ha portato all’annullamento dell’apertura della stagione in Australia a marzo, quando il team McLaren si è ritirato a causa di un membro del personale positivo al virus. La stagione inizierà con due gare in Austria il 5 e 12 luglio. Carey ha affermato che, in caso di positività di un pilota, ci sono piloti di riserva disponibili per sostituirlo.
A differenza di molti altri sport, i team di Formula 1 hanno più difficoltà a tornare alle competizioni a causa delle dozzine di persone che di solito si recano a una gara e dei regolari viaggi internazionali coinvolti. Pertanto, Carey ha annunciato che i membri del team saranno testati per il coronavirus prima di partire per una gara e poi ogni due giorni. Inoltre, i team vivranno in un sistema a “bolla”, probabilmente con “bolle secondarie” per tenere separate le persone se svolgono lavori diversi.
Carey ha sottolineato che, in un’attività come la Formula 1, dove a volte non si può garantire il distanziamento sociale, è fondamentale disporre di procedure per gestire i rischi legati alla pandemia il prima possibile.