Novak Djokovic ha difeso suo padre Srdjan dalle accuse di sostenere il presidente russo Vladimir Putin durante gli Australian Open. Una foto di Srdjan con una bandiera russa con sopra la faccia di Putin ha causato un’ampia polemica, con alcune persone che hanno chiesto che Djokovic senior fosse bandito dal torneo. Tuttavia, Novak ha negato che suo padre abbia avuto alcuna intenzione di sostenere un’iniziativa bellica, sottolineando che la sua famiglia ha vissuto in prima persona le devastazioni della guerra.
Novak ha anche spiegato che la sua famiglia è contro qualsiasi forma di violenza e di guerra. Il padre del tennista serbo ha infine deciso di non partecipare alla semifinale di suo figlio, pur dicendo che era presente solo per supportarlo e celebrare le sue vittorie con i fan.
Il comportamento di Srdjan ha suscitato molte reazioni negative, con l’ambasciatore dell’Ucraina in Australia che ha chiesto la sua espulsione dal torneo. Anche l’ucraina Marta Kostyuk ha espresso il suo disappunto per il gesto, definendolo offensivo, ma è stata riluttante a chiedere la sua espulsione.
Inoltre, Novak Djokovic ha già vissuto un’altra controversia l’anno scorso, quando è stato espulso dall’Australia per aver rifiutato di vaccinarsi contro il Covid-19.
Nonostante tutto, Novak ha raggiunto la finale degli Australian Open, dove ha sconfitto Rafael Nadal in cinque set, confermando ancora una volta la sua abilità sul campo da tennis. Tuttavia, la controversia politica continua ad avere un impatto sul torneo, con alcuni commentatori che sottolineano come il torneo sia diventato una sorta di campo di battaglia per le tensioni internazionali, anziché una celebrazione dello sport e dell’unità.